Sequenza di note | Esci: la conversazione inquietante con Daniel Kaluuya e Betty Gabriel

Nel nostro nuovo speciale settimanale chiamato 'Sequence of note', cerchiamo di far luce su alcuni dei momenti più significativi del cinema di tutto il mondo. Nella prima edizione, diamo un'occhiata a una sequenza del regista di Jordan Peele Get Out (2017).

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Betty Gabriel nel ruolo di Georgina nel successo del 2017 Get Out.

In questo speciale settimanale chiamato 'Sequence of note', esaminiamo alcuni dei momenti più significativi del cinema. Cerchiamo di scomporlo fino alle sue ossa nude e rivelare cosa lo rende così speciale e unico per il film in questione. Nella nostra prima edizione della serie, diamo un'occhiata a una di queste sequenze dal regista di Jordan Peele Get Out.





Molte cose succedono nella commedia horror di Jordan Peele Get Out. Non è un orrore qualunque, è un orrore di natura socio-politica. Il film riesce a parlare di problemi seri e rimane sempre così accessibile tutto il tempo.

Tuttavia, una sequenza di Get Out che è riuscita a farmi venire la pelle d'oca è stata la conversazione tra Chris di Daniel Kaluuya e Georgina di Betty Gabriel, che finisce per prendere una piega bizzarra.



Georgina, una delle aiutanti a casa della ragazza di Chris, sta cercando di spiegare a Chris perché ha toccato le sue cose senza chiedere. Chris interrompe le sue scuse a metà, affermando che non è stato fatto alcun male e che Georgina non ha bisogno di chiedere perdono. Tuttavia, nonostante ciò, Georgina continua e le cose prendono rapidamente una strana piega.

La sequenza è una testimonianza di grande scrittura, regia, montaggio e performance. I classici primi piani di entrambi i personaggi, lo zoom sul viso fin troppo educato di Georgina che non tradisce nulla ma riesce comunque a evocare un senso di disagio nello spettatore: tutto è perfettamente sincronizzato.

Georgina è cortese, ma fredda. Sembra distante, nonostante sia così vicina a Chris. Sta spiegando una cosa semplice, ma il suo tono suggerisce un destino imminente. Nonostante affermi di essere una semplice lavoratrice, la sua posizione e il suo equilibrio trasudano sicurezza ultraterrena, quasi disumana e da robot.



L'attenzione su Chris è limitata, ma possiamo vedere che è turbato da ciò che sta accadendo. Tira indietro la testa quando si rende conto che Georgina ha iniziato a piangere. E poi continua a dire, No, no, no, no... in quel tono minaccioso. E ora sta ridendo e piangendo. Questo singolo atto ti dice quasi tutto quello che c'è da sapere sul film. Che Georgina è sconvolta o è sotto l'influenza di qualcuno, che Chris è in pericolo e, ultimo ma non meno importante, la sua ragazza con ogni probabilità nasconde un pericoloso segreto dentro di lei.

Si dice molto in soli due minuti con pochi dialoghi. E cos'è il cinema se non la definizione stessa di 'mostrare, non raccontare'?

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